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Corso di Reiki
Corso di Reiki

 Il tocco compassionevole delle tue mani contiene in sè la forza di armonizzare.

Cosa insegna il corso di Reiki?

Nel corso di Reiki si impara come ricevere e come trasmettere
la luce guaritiva.

Un antico metodo di guarigione riscoperto dal Maestro Mikao Usai.  Il Reiki è la forza-vita universale, è energia cosmica. E' un'energia trascendentale che si combina, attivandola, con quella innata che esiste in ogni cosa per generare benessere e guarigione a tutti i livelli: corporeo, fisico, mentale e spirituale. Questa energia trascende la personalità, non può quindi essere influenzata dalle sensazioni, dai credi e dalle emozioni umane. 
La parola Reiki viene dal giapponese e significa energia vitale universale.

REI descrive l'aspetto universale illimitato di tale energia, mentre KI rappresenta la forza-vita presente in tutto ciò che è vivente. Il KI è la stessa energia che è chiamata Chi dai cinesi, Prana dagli Indù e Mana dai Kahuna. Le origini del Reiki risalgono a diecimila anni fa e affondano nell'antica storia del Giappone, dell'Egitto e della Cina-Tibet. Questo tipo di canalizzazione dell’energia universale era utilizzato in India, in Cina e in Giappone ed è giunto a noi grazie al monaco Cristiano dott. MIKAO USUI, che lo riscopri a metà del IXX° Secolo. Il Reiki assiste il corpo nei suoi processi di autoguarigione ed è totalmente naturale e olistico; inoltre equilibra le energie fisiche dando così al corpo, alla mente e allo spirito, il giusto equilibrio.

L'energia del Reiki può essere utilizzata in qualsiasi momento, in qualsiasi luogo e da chiunque, senza limiti di età. Più si utilizza, più diventa potente. E' energia e l'energia non si stanca mai. Essa "collabora" molto bene con altri tipi di terapia sia naturali sia tradizionali, rendendoli più efficaci e accelerando spesso il processo di guarigione. L'energia può essere utilizzata da persone che credono in qualsiasi fede, religione, filosofia e ideologia.

Breve storia del Reiki 
All'inizio del secolo scorso Mikao Usui, monaco buddista, mise a punto una tecnica atta a ritrovare e mantenere la salute (intesa "all'orientale") e riguardante quindi sia il corpo che la mente), basata sulla possibilità di diventare canali che veicolano l'energia presente ovunque (detta per questo universale) per trasmetterla attraverso le mani a noi stessi o ad altre persone. A quei tempi esistevano in Giappone diverse discipline aventi lo stesso scopo, ma il suo metodo, che coniuga semplicità ed efficacia, era completamente diverso e divenne immediatamente noto. Usui fu un personaggio molto conosciuto nel Giappone di quegli anni e ricevette anche un riconoscimento dall'Imperatore giapponese per essersi distinto nella cura dei malati durante e dopo il grande terremoto di Tokio del 1923. Il metodo di Usui differiva in modo notevole dal Reiki praticato oggi, in quanto era concepito come un cammino spirituale completo e includeva quindi, oltre alle modalità per trasmettere l'energia, tecniche di meditazione ed altri insegnamenti. Era in larga parte basato sull'intuito, che gli allievi sviluppavano praticandolo nella scuola di Reiki durante un lungo arco di tempo. Usui diede incarico a un suo allievo, Chujiro Hayashi, di aprire una Clinica Reiki per studiare in modo più approfondito l'efficacia terapeutica del Reiki e migliorare eventualmente la tecnica. Hayashi si dedicò completamente a questo compito, pur rimanendo in contatto costante con Usui. Dopo la morte di questi, Hayashi fondò una sua scuola che integrava l'esperienza acquisita nella clinica: egli eliminò tutto ciò che non era strettamente inerente alla tecnica ed introdusse i trattamenti e le posizioni standard, usate ancora oggi, che rendono possibile praticare Reiki con profitto anche a chi non ha sviluppato un grande intuito. Prese così forma una disciplina che per la sua semplicità e per l'assenza di contenuti filosofici e dogmatici ha potuto affermarsi in tutto il mondo venendo praticata quotidianamente da milioni di persone di ogni credo, razza e religione. In occidente il Reiki fu portato alla vigilia della seconda guerra mondiale da un'allieva di Hayashi, Hawayo Takata, giapponese residente nelle Hawaii. Di qui è passato in California si è rapidamente diffuso negli USA, e da allora l'espansione del Reiki nel mondo non è mai cessata. Il Reiki è oggi praticato da milioni di persone sparse sui 5 continenti.

 Il corso di Reiki in gravidanza 

 Una donna dovrebbe fare Reiki in gravidanza per diversi motivi. Innanzitutto bisognerebbe portare a conoscenza che cosa sia il Reiki, molte persone non lo sanno. Reiki, essendo un’ energia riequilibrante, energia cosmica/universale, contiene in sé l’armonia. Essendo una sostanza armonica fa bene a tutti. Le donne hanno un grosso compito quando sono in attesa di un bimbo: apportare pace, serenità, armonia, equilibrio a sé stesse ed in sé stesse per poterlo trasmettere al feto. L’energia del Reiki essendo amore armonico, riequilibria attraverso il tocco dolce delle proprie mani o delle mani del proprio compagno, quegli stati d’animo ansiosi esistenti in una donna che aspetta un bambino.  

 Chakra: vibrazioni e colori 
Che cos’è il Chakra?

 I chakra sono centri simbolici del corpo umano, a volte associati a gangli (granthi) o organi fisici, tra i quali si muoverebbe un'energia variamente definita (prana, o in casi particolari kundalini o avadhuti) e la loro conoscenza è trasmessa da molti sistemi di yoga, nelle diverse tradizioni induiste, buddhiste e jainiste con mappature diverse. Molte tradizioni concordano sul fatto che i chakra agiscano come valvole energetiche. Uno squilibrio a livello di un chakra determinerebbe uno squilibrio d'energia nei determinati organi associati. Molte moderne terapie naturali, soprattutto la Cristalloterapia ed il Reiki, si basano sull'analisi dei chakra; la Riflessologia e l'Aromaterapia lavorano sugli stessi meridiani e la meditazione e visualizzazione basate sui colori, sarebbero strumenti importanti per bilanciare i chakra.

Il termine Cakra, solitamente translitterato in Chakra, proviene dal sanscrito e significa "ruota", ma ha molte accezioni tra le quali quella di "plesso" o vortice. È un termine utilizzato nella filosofia e nella fisiologia tradizionali indiane. Nella tradizione occidentale moderna tali chakra vengono talvolta identificati con il nome di Centri di Forza o Sensi Spirituali.

I sette chakra principali.